lunedì 31 gennaio 2011

GORDJAN - Rapporto su Nazioni, territorio e rivendicazioni

Il Territorio è indubbiamente un elemento fondamentale, per qualsiasi Nazione.
Esso è grossomodo ben definito, per quanto concerne gli Stati aderenti all’ONU, un po’ meno invece, per quel che riguarda tutte le altre realtà nazionali, ossia quegli Stati che non godono di un riconoscimento internazionale sufficientemente ampio, ma non per questo devono essere considerati meno legittimi dei primi; le Micronazioni, sono incluse in tale categoria.
E’ proprio in merito a questa tipologia di Nazione che andrebbero regolamentate e chiarite molte questioni.
Secondo il nostro punto di vista, in nome dell’Autodeterminazione dei Popoli, ci dovrebbe essere la possibilità, per gruppi di persone che portano avanti con convinzione un progetto micronazionale serio, si veder riconosciuto il loro status da parte dell’ONU e aspirare quindi al possesso di un Territorio Sovrano proprio.
In tal senso, gli Stati che si spartiscono le terre emerse del globo, dovrebbero, a nostro avviso, essere più coerenti con gli ideali di democrazia e libertà che sostengono, valutando con maggiore attenzione e serietà le richieste micronazionali di riconoscimento e le relative aspirazioni territoriali, onde permettere quantomeno lo svolgimento della vita istituzionale e culturale di queste realtà nazionali emergenti.

Se quella precedente può considerarsi una speranza di collaborazione, quella che segue è invece una presa di posizione chiara, in merito alla gestione di quelle zone della Terra che non sono ufficialmente soggette alla Sovranità degli Stati; in particolare il riferimento è ai mari e gli oceani, ma non solo; in queste zone riteniamo illegittime le pretese di gestione da parte di tutti quei Paesi che già controllano fin troppi territori!
Sicuramente servono regole internazionali a tutela di questi luoghi, per il benessere comune (preservazione della natura e diritti libera circolazione tra una zona e l’altra) e per evitarne uno sfruttamento selvaggio, ma queste regole devono prevedere anche la possibilità di creare piccole realtà esterne alla Sovranità di altri Stati, siano esse isole artificiali, piuttosto che strutture flottanti fisse o mobili, o altro; questa situazione dovrebbe essere regolamentata al più presto, tramite negoziati diplomatici e trattati internazionali, esattamente come avviene per altre questioni riguardanti la convivenza civile dei Popoli.
In particolare, in merito alle acque internazionali, riteniamo che 12 miglia marittime dalla costa siano una distanza già abbondantemente sufficiente come limite delle acque territoriali di uno Stato, pertanto (salvo rari casi eccezionali, da concordarsi comunemente) nessuna Nazione dovrebbe estendere il proprio dominio oltre tale limite, lasciando alle entità nazionali emergenti (e ai loro popoli!) la possibilità di sfruttare questa risorsa per realizzare le proprie legittime aspirazioni, entro i limiti di accordi internazionali volti a regolare la questione, garantendo gli interessi di tutte le parti in causa.
A titolo puramente esemplificativo, se solo l‘uno percento delle acque oceaniche terrestri fosse destinato allo scopo, e se ad ogni Nazione fosse assegnata un’area oceanica quadrata, di 33 km per lato (una dimensione enorme, in proporzione alle superfici di strutture territoriali concretamente realizzabili), si verrebbero a creare oltre 3000 entità territoriali… ben oltre le reali necessità attuali e, sottolineiamo, lasciando il 99% delle acque del globo assolutamente intatte e libere.
Un’altra tipologia di Territorio, un po’ particolare ma non per questo meno importante, è il cosiddetto “Territorio virtuale”; L’Impero del Gordjan considera come proprio Territorio virtuale, l’insieme dei dati che costituiscono, tra l’altro, le pagine del proprio Sito Ufficiale, archiviati in un hard disk gestito dal Governo; non considera però Territorio virtuale proprio, lo spazio WEB ove il Sito è esposto (e allo stesso modo, il presente Blog, il Forum, etc.), pur rivendicandone legittimamente la Sovranità ed equiparandolo de-facto ad esso; il motivo per cui questi non sono considerati territori propri è semplice… perché il Governo non è effettivamente in grado di applicarvi la propria Sovranità, mancando una reale indipendenza da altri Soggetti.

Riteniamo tuttavia che possedere uno spazio WEB ove esercitare effettivamente la nostra Sovranità, sia un obiettivo primario, in quanto ci consentirebbe comunque di svolgere meglio le nostre attività, istituzionali e non, in maniera del tutto indipendente; perché ciò possa diventare realtà però, si dovrebbe poter gestire un Server WEB in maniera autonoma e indipendente dalle leggi dello Stato ove esso è collocato fisicamente, quantomeno con una concessione di extraterritorialità.
Anche in questo caso gli accordi internazionali e la diplomazia dovrebbero essere il mezzo volto a garantire ciò, stabilendo ad esempio regole comuni da rispettare e limiti da non oltrepassare, in modo da evitare che questi “territori virtuali” diventino un pretesto per poter realizzare attività criminali, da parte di malintenzionati; accordi internazionali in tal senso, già esistono in merito ad altri argomenti, quindi è assolutamente fattibile crearne di appositi per la gestione di questa eventualità; basta volerlo.
Abbiamo stilato il presente Rapporto per far chiarezza sulla nostra posizione in merito alla delicata questione “Territorio”; stiamo inoltre valutando la possibilità di realizzare un Trattato in merito all’argomento, augurandoci che possa essere sottoscritto anche da altre realtà micronazionali, perché indubbiamente la cooperazione internazionale pacifica è il mezzo più utile per il raggiungimento degli obiettivi comuni.

Impero del Gordjan

domenica 16 gennaio 2011

SUD SUDAN - Indipendenza ormai vicina

Repubblica del Nilo... è una delle ipotesi più accreditate sul nome che assumerà il Sud Sudan, quando sarà ufficializzata l'indipendenza.
Sembra infatti ormai fatta, ieri 15 Gennaio 2011 si sono chiuse le votazioni per un referendum durato una settimana e che ha visto una partecipazione compresa tra il 75 e l'88 % degli aventi diritto al voto, ben oltre il quorum del 60 % previsto per la validità del voto!
Sebbene i risultati ufficiali saranno resi noti solo a metà Febbraio, appare ormai palese la vittoria dei secessionisti Cristiani del Sud, dopo decenni di soprusi e violenze perpetrate ai loro danni dal governo di Karthoum; se l'ONU continuerà a fare il suo lavoro di supervisione, bene come ha fatto fino ad ora, non dovrebbero esserci brutte sorprese.
In attesa dell'ufficializzazione della notizia, facciamo i nostri auguri al popolo del Sud Sudan, di tutto cuore.

Impero del Gordjan

sabato 1 gennaio 2011

GORDJAN - Messaggio di inizio Anno dell'Imperatore

Faccio a tutti i Gordjani e le persone a noi vicine, un sincero augurio di felice anno nuovo.
Spero che il 2011 sia un anno fecondo, sia per noi, con la crescita e lo sviluppo della nostra Nazione e delle nostre attività, che per tutta la comunità internazionale; che possa essere l'anno in cui la pace nel mondo diventi un dato di fatto e non solo un buon proposito; che i governi si impegnino maggiormente per migliorare la situazione delle fasce più deboli della popolazione, sia a livello economico che sociale; auspico che la Parola del Signore venga accolta dalla gente in maniera più piena e consapevole.
Buon 2011 a tutti.

L'Imperatore G. E. P. Gordjan I°

Impero del Gordjan